Un anno fa Federica mi donò il suo libro che raccontava del suo percorso oncologico. Questo articolo è stato ispirato proprio dalla sua storia e dall’emozioni che mi ha generato.
Per chi fosse interessato al libro può richiederlo direttamente alla pagina Facebook “Tu Sei Tante Cose”. I proventi saranno devoluti a favore del progetto SENOnATRO.
Una diagnosi che è un secchio d’acqua gelata inaspettato.
In fondo così inaspettato forse non era, perché dopo gli esami fatti la tua mente (esperta a prepararti al peggio) a quella diagnosi ci aveva già pensato. Certo, avevi l’amica Speranza che ti diceva “ma dai non pensarci nemmeno, non capiterà proprio a te!” E invece si!
Impreparata o preparata alla diagnosi, impreparata o preparata a quello scherzo della vita, sta di fatto che l’acqua è davvero gelata.
L’acqua gelata è come se resettasse il caldo torpore del tuo vivere, è come se annullasse tutto ciò che hai fatto e dovrai fare, tutto ciò che sei stata e soprattutto che sei. In un attimo sei la malata che ha un tumore e fa la chemio. Mentre Federica, nel suo libro autobiografico, ci ricorda che di fronte alla malattia oncologica, tu non sei la malattia, non sei il tumore, ma “TU…SEI TANTE COSE”. Le sue parole prendono per mano i tuoi occhi e il tuo cuore portandoti in uno dei tanti viaggi della vita.
Il rispetto per la malattia, per il corpo, per l’anima e per la vita. Le ansie, le paure e le fatiche di un percorso lungo scandito da visite, attese, esami, attese, interventi, riabilitazioni, controlli,… ancora attese.
Le strategie per prendere sonno. La ricerca di un pensiero positivo per la notte, per l’alba, per il tramonto. A volte la mente è molto brava a razionalizzare (ci ricorda giustamente Federica) e la ricerca ha buon fine. Altre volte la ricerca fallisce e non rimane che stare con il proprio dolore: fisico, emotivo, mentale; che sia nel buio della notte o nel buio della camera da letto in una giornata di sole.
Ma chi mai vuole stare con il proprio dolore? La società e chi abbiamo accanto non continuano ad invitarci alla Festa della Felicità? Già… Ma se andiamo a leggere il Pacchetto Vita che ci hanno consegnato, c’erano comprese: paura, rabbia, tristezza,… C’erano comprese le lacrime per quei bellissimi capelli che amavi e curavi una volta a settimana ad un costo medio di 40 euro e ora basta una carezza per lasciarli andare.
Già… C’era anche questo nel Pacchetto Vita! NO, non ti hanno dato una sola e… NO, nemmeno tu sei sbagliata… tutti noi siamo anche questo!
Allora m’immagino Federica che un giorno ha smesso di lottare con il dolore e ha iniziato nel suo buio a banchettare con tutte le parti di sé, ad ascoltare le sue fragilità, le sue debolezze e le sue lacrime. Probabilmente Federica mi risponderebbe con una bellissima frase del suo libro: “esatto e mi sono innamorata della Fede, mi sono innamorata di me stessa in quanto VITA!”
Ed eccolo anche qua l’Amore arrivare… prima o poi arriva… o forse scegli tu quando farlo arrivare.
L’amore per sé, per una figlia, per tutti… per il più piccolo momento di vita vissuta. Quando si fa sentire: ti alzi, cucini, aiuti un’amica… semplicemente doni a te stesso e agli altri Amore.
Domani sarai ancora in compagnia con l’amico antipatico Malditesta e il cugino Nausea seduto al bordo del letto, e tu lì, sdraiata, senza forze per alzarti… va bene così! Vai bene anche così!
In quei momenti imparerai a concederti di stare male. Sarà la lezione che anticiperà quell’altra dal titolo “Dai valore al tuo tempo”. Lì imparerai a valorizzare ogni secondo come se fosse l’ultimo perché la domanda “e se davvero fosse l’ultimo?” prima o poi arriva… anche lei arriva. Il pensiero della morte non è mai stato così vicino, forse la morte in sé non è stata mai così vicina. Ma nemmeno certe persone non sono mai state così vicine, non tutte, quelle che contano. L’importanza della rete familiare e amicale, dei gruppi di altre persone che condividono il tuo percorso, uno psicologo (perché no?!). Informarsi, informarsi e informarsi. Pregare, meditare, rilassarsi, regalarsi due ore di spensieratezza… facciamo tre!
Tutto questo e molto altro ho trovato nel leggere Federica, tutto questo e molto altro ho trovato nella scatola di Federica.
Questo articolo vuole essere un invito a leggerla, a rovistare nella sua scatola, a farsi accompagnare nel suo viaggio. Un invito per te che stai affrontando la malattia oncologica, per te che stai affrontando un momento difficile e anche per te che vuoi conoscere ed emozionarti.
Federica parla di coraggio, accettazione, apertura, auto-compassione… parla di Amore e Cambiamento come ingredienti per vivere anche quando si cade.
Alessandro Marastoni